SATOR
AREPO
TENET
OPERA
ROTAS

Questo lavoro si riferisce al noto quadrato magico, a sua volta citato da Anton Webern come esempio del proprio modo di procedere compositivo.
Ogni lettera corrisponde ad una pagina di musica scritta per un set di percussioni. Durante l’esecuzione a questa fonte sonora dal vivo vanno ad aggiungersi un’altra serie di suoni live electronics, suoni di percussioni campionati che costituiscono alcune melodie labirintiche.
Si costruisce così un labirinto che è immaginato nell’interazione reale-virtuale delle diverse fonti sonore, spazialmente più o meno distanti